COS’E’
La comunemente detta “cellulite”, dal punto di vista medico, si chiama pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica. Si tratta di un evento patologico del tessuto sottocutaneo, determinato da difficoltà costituzionali e/o acquisite del microcircolo venoso e linfatico. La stasi microcircolatoria provoca il ristagno di liquidi carichi di tossine endogene ed esogene e contemporaneamente un rallentato apporto di ossigeno e di elementi necessari alla buona funzionalità metabolica cellulare.
La sofferenza tissutale innesca un processo infiammatorio persistente del tessuto sottocutaneo che porta ad una reazione riparativa mediante la produzione di connettivo cicatriziale. Ciò determina la creazione di una maglia di tessuto fibroso anelastico che intrappola il grasso sottocutaneo in noduli sempre più compatti e voluminosi, lo rende meno dinamico alle sollecitazioni metaboliche e crea nelle sedi della cellulite le tipiche irregolarità del profilo cutaneo.
COME SI CURA
Il primo provvedimento da adottare per ridurre la cellulite e prevenirne l’evoluzione è:
rimuovere lo stato di intossicazione tissutale mediante l’allontanamento delle tossine e dei prodotti del catabolismo cellulare,
favorire l’allontanamento dei liquidi trasudati dai vasi per le alterazioni pressorie intravasali e fisico-chimiche tissutali , responsabili dell’edema sottocutaneo, agevolare la circolazione nei vasi ematici e linfatici per incrementare l’apporto di ossigeno e di altre svariate sostanze utili all’attività metabolica e alla respirazione cellulare.
A questo scopo riesce utile il drenaggio linfatico, necessariamente manuale, che procura un sollievo immediato, da ripetere poi regolarmente nel tempo, la mesoterapia in quanto metodica che consente di ottimizzare i benefici dei farmaci distribuiti massimamente nella sede della patologia, di protrarne più a lungo nel tempo l’effetto, potenziato anche da fenomeni riflessogeni tissutali, di intervenire su più aspetti del problema curando non solo la circolazione flebo-linfatica ma riducendo l’infiammazione e favorendo lo scioglimento del grasso sottocutaneo.
La mesoterapia consente quindi di curare lo stato di malattia tissutale mantenendo i risultati più stabili grazie al condizionamento farmacologico dei tessuti, tuttavia, per la persistenza dei fattori che agevolano la cellulite, è utile effettuare richiami periodici (per es. con cicli annuali) o meglio ancora fare un mantenimento con una seduta mensile.
L’apporto di farmaci, per chi teme inguaribilmente aghi ed iniezioni, può essere effettuato con la metodica della elettroporazione transdermica, che previo assottigliamento dello strato corneocitario della cute con microdermoabrasione, consente di far penetrare nella pelle le sostanze farmacologiche utili allo scopo.
Altri provvedimenti inderogabili sono l’incremento dell’attività fisica e l’adozione di una corretta alimentazione. In caso di sovrappeso è utile ricorrere ad una dieta per normalizzare la massa grassa in eccesso. La Dieta proteica è particolarmente utile per mobilizzare gli accumuli adiposi in sede pretrocanterica, notoriamente difficili da eliminare, favorire la riduzione dell’edema tissutale, mantenere inalterata la propria massa magra (la muscolatura infatti può venire fortemente penalizzata da una dieta ipocalorica). Per rimuovere gli accumuli di grasso resistenti alla dieta o per ottimizzare la silhouette in soggetti già in normopeso non candidati a seguire un programma alimentare ipocalorico, la metodica preferibile per efficacia e radicalità è la Lipoemulsione sottocutanea LESC. Infatti consente di effettuare la eliminazione del grasso mediante la rottura delle cellule adipose ad opera di ultrasuoni portati a diretto contatto degli adipociti mediante una sottile sonda, potendo così verificare la certezza dell’effetto per la fuoriuscita del grasso disciolto. Possono essere trattate raccolte di grasso in svariate aree corporee, non comporta interruzione della propria attività lavorativa e sociale e, per la minima invasività, può essere attuata in ambulatorio ovviamente nel rispetto di una asepsi di carattere chirurgico.
Per accumuli adiposi localizzati è utile anche il presidio Aqualyx ® per la sua prerogativa di rompere la membrana delle cellule adipose che liberano il grasso nell’interstizio tissutale, poi convogliato attraverso la via linfatica al fegato che lo metabolizza. Il presidio Aqualyx induce quindi una definitiva diminuzione numerica degli adipociti e del grasso in essi contenuto. Completa il trattamento globale della cellulite la carbossiterapia che, tramite l’apporto di ossigeno terapeutico, migliora le caratteristiche tensive e l’aspetto della cute oltre a favorire un più agevole flusso linfatico nel sottocute. L’incremento dell’attività fisica deve necessariamente entrare nelle abitudini di chi vuole migliorare la propria silhouette, ed è il rimedio esclusivo della cosi detta “falsa cellulite” dovuta ad un indebolimento della muscolatura dei glutei e dei fianchi, responsabile dello scivolamento della cute e del grasso sottocutaneo soprastanti i muscoli.